Lettera di Bartolomeo Vanzetti al padre
- andreamarconia
- 13 giu 2019
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L'11 giugno 1888 nasceva a Villafalletto nel cuneese l'Anarchico Bartolomeo Vanzetti. Questa la lettera che scrisse al padre:

Si papà, sono in galera
Non aver paura e divulga il mio Crimine
Il Crimine di amare chi è dimenticato
Solo chi resta zitto deve vergognarsi
Ti dico subito che c’è contro di noi:
c’è un’arte antica, viva da secoli
vai indietro negli anni e vedrai
Come ha sporcato di nero la Storia
Contro di Noi c’è La Legge
Con una Forza immensa e un Potere sconfinato
Contro di Noi c’è la Legge!
La Polizia sa come farti diventare Colpevole o innocente
Contro di Noi c’è il Potere della Polizia!
Menzogne dette senza vergogna sono state comprate coi soldi
Contro di noi c’è il potere dei soldi!
Contro di noi c’è l’odio razziale
e il semplice fatto che siamo poveri
Caro papà, sono in galera
non aver vergogna e parla del mio crimine
Il crimine dell’amore e della fratellanza
Solo chi resta zitto deve vergognarsi
Dalla mia parte ho l’amore, l’innocenza, i lavoratori e i poveri
Perciò sono tranquillo, forte e pieno di speranze
Ribellione e rivoluzione non hanno bisogno dei dollari
ma hanno bisogno di immaginazione, sofferenza, luce e amore
e considerazione per ogni essere umano.
Non rubare mai! Non uccidere mai!
Sei un anello di una catena fatta di forza e di vita
La rivoluzione avanza da un uomo all’altro e da un cuore all’altro
E quando guardo le stelle sento che siamo figli della Vita.
La morte è poca cosa.
(Bartolomeo Vanzetti)
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