Ucciso il bracciante Sacko
- Edi Bruna
- 8 giu 2018
- Tempo di lettura: 1 min

Sacko Soumala, un bracciante di 29 anni nato nel Mali, è stato ucciso con un colpo di fucile alla testa mentre con due compagni stava prendendo delle lamiere da un vecchio capannone abbandonato nei pressi di Vibo Valentia, forse per utilizzarle nell’accampamento di fortuna dove vivono i braccianti.
In Senato il nuovo Presidente del Consiglio Conte ha cercato di parare il colpo,
ricordando l’immigrato ucciso, con l’applauso di tutta l’aula, e ha rivolto il proprio apprezzamento per gli immigrati “regolari”, che contribuiscono al … PIL.
Perché? Forse che gli irregolari che sudano nei campi sotto il sole, nei ristoranti e nei capannoni, non accrescono il … PIL (e il portafogli) di lorsignori?
E allora la domanda: se il bracciante e attivista sindacale Sacko Soumala non avesse avuto in tasca un odioso pezzo di plastica chiamato permesso di soggiorno, Giuseppe Conte avrebbe profferito le stesse parole? E avrebbe applaudito Salvini, che ha aperto la caccia ai “clandestini”?
Per chi volesse approfondire l'argomento ecco due link:
http://www.combat-coc.org/il-primo-morto-dellera-salvini/
http://www.sicobas.org/news/2968-vibo-valentia-ucciso-il-bracciante-sacko-solidarieta-di-classe-e-risposta-di-lotta
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