Buon anno compagni di viaggio!
- Ivan Dal Bò
- 15 gen 2018
- Tempo di lettura: 5 min

Perché nasce questo gruppo? Nella strada verso il mare di ogni corso d’acqua, per piccolo che sia, e’ importante capire qual’e’ la sua pura sorgente, da dove sgorghino le prime limpide acque, prima che esse diventino impetuose e inarrestabili. La coscienza di lotta e prima ancora di analisi e studio, sociale ed evolutiva, si è ridotta negli ultimi decenni a un miscuglio di rimpianti, nostalgia e settarismo. Vengono scambiati e trasmessi contenuti politici comprensibili solo tra intellettuali esperti della storia dei movimenti rivoluzionari. Tutto è mutato dai movimenti di inizio e metà secolo scorso che hanno scosso e illuso il mondo, facendo ipotizzare un futuro migliore per l’uomo. Sono cambiati gli strumenti, gli scenari, i contesti e il nemico si è evoluto in modo straordinario. Senza accorgersi però di scoprire il fianco. Il nostro intento non è quello di scambiare opinioni tra un gruppo ristretto di analisti del marxismo nel mondo moderno. Il nostro scopo è indurre alla riflessione critica sulla realtà le persone,quante più persone possibile, a partire da tutte quelle che prenderanno il posto di noi e voi, a partire dalle nuove generazioni. Lo faremo con un linguaggio comprensibile a tutti, non ci interessa più uno scambio fine a se stesso tra intellettuali rivoluzionari che hanno già molto lottato e sofferto, fino a consumare parte della loro risorse di azione. E’ venuto il momento di pensare a COME comunicare con le persone più recettive, usando un linguaggio per loro comprensibile, uomini e donne pronti a prendere l’eredità di chi ha lottato in passato, a cui trasferire con pazienza storia, valori, scienza di ciò che ha fatto nascere la speranza in tutto il mondo nel secolo scorso. Per decenni, quasi secoli, il capitalismo ha vinto, ha imposto il suo modello, ha schiacciato ogni resistenza utilizzando pochi validi mezzi che conosciamo tutti molto bene: 1) Controllo totale dei mezzi di informazione e d’opinione pubblica 2) Massificazione del pensiero ed abbattimento del senso critico, della coscienza civile e di ogni istinto di socialità reale 3) Repressione violenta ove necessario All’interno del punto 2 vi è la chiave secondo me di ciò che NOI possiamo fare in questa fase storica. Il capitalismo ha vinto anche perché si è infiltrato nel cuore di ogni movimento di resistenza e lotta che ha trovato sulla sua strada. Ha capito che la sola opposizione cruenta non era sufficiente. E allora ha mistificato, ha chiamato comunismo cià che era totalitarismo, ha chiamato terrorismo ciò che erano stragi di stato, ha foraggiato i contrasti interni tra varie correnti di pensiero rivoluzionarie, si è addirittura impossessato delle piazze. La realtà è che il capitalismo aveva capito che quelle idee di uguaglianza e giustizia sociale erano pericolose. E che l’unica via d’uscita era sporcarne l’idea stessa costitutiva, era creare tanti piccoli socialismi-farsa, confondere le idee, annaquarle offrendo tra le corsie del suo ricco supermercato anche un’idea falsa di comunismo che deludesse ogni aspettativa, ogni ideale. Ha spento la scintilla non solo con i lacrimogeni e i manganelli, ma soprattutto buttando fango su ogni movimento rivoluzionario, e seminando scoramento anche negli animi più fieramente comunisti. Oggi sono anche questi ultimi ad avere poca speranza nel futuro. Finche sentiremo parlare di comunismo, socialismo o di qualsiasi altra definizione che accomuni persone che hanno cercato di cambiare il mondo capitalista, come del movimento che ha causato più morti del nazismo, o dei governi totalitaristici di Stalin o Castro, o degli Stati socialisti come la Cina attuale, ecc…..vuol dire che non stiamo facendo il nostro dovere. Il nostro dovere è contribuire anche in piccola parte a ricostruire le coscenze da zero. E lo dovremo fare ad alta voce, in modo potente, costante, arrivando non solo fuori da qualche fabbrica, ma dovunque riusciamo, anche nei luoghi di lavoro che non abbiamo mai preso in considerazione, qui e fuori dai nostri confini. Dovremo arrivare ai pensionati costretti a stare chinati sul posto di lavoro a 70 anni così come ai giovani senza alcuna idea di futuro, nelle fabbriche così come nei call-center, ai lavoratori iraniani così come a quelli italiani. Ciò che affermo è che è venuto il tempo di imparare da questa lezione che è stata inferta a chi sognava un modo migliore e di cominciare, di provarci almeno, un nuovo cammino. E ogni cammino è fatto di pensiero e di speranza, ma anche di armi e strategia, perché è da questo che nascono le scintille. E se fossimo NOI ad usare le stesse armi del nemico? Se fossimo noi questa volta a infiltrarci nel cuore del sistema utilizzando le loro armi? Hanno monopolizzato l’informazione. Proviamo a controbattere, a riprendercene una piccolissima parte, che sia nostra, libera ed indipendente, capace di arrivare velocmeente dovunque. Hanno riscritto l’elegia del mondo liberista e capitalista. Smascheriamo la meschinità e la falsità di questo modello. Oggi ciò che viene affermato più e più volte dai media, ma anche dai nuovi mezzi di informazione come i social, i blog, ecc, diventa tanto più verità e informazione quanto viene ripetuto con costanza. Facciamo in modo che la nostra versione della verità rimbalzi il più possibile di casa in casa, non solo tra di noi. Con i mezzi tecnologici che abbiamo a disposizione faremo parlare in diretta un giovane egiziano, entreremo in casa sua, e lui ci racconterà come si vive e come si lotta nel suo paese. Soprattutto farà capire a chi ne ha ancora bisogno che abbiamo tutti le stesse aspirazioni, le stesse necessità, le stesse catene da infrangere. Togliamo la cenere e la ruggine e lo strato di falsità da tutto ciò che c’e’ stato di bello, di eroico, e di vero nelle lotte per un mondo migliore. Aiutiamo tante , tantissime persone, a comprendere che non siamo felici in questo mondo, che non possiamo accontentarci di questo. Per farlo abbiamo a disposizione strumenti ormai velocissimi ed economici, i mezzi tecnologici di cui ci dota proprio il capitalismo. Saranno anch’essi controllati? Censurati? Soffocati? E’ possibile. Ma possono rinascere in altro luogo, con altro nome ed in tempi altrettanto rapidi. Per tutto questo non basta solo un blog, non bastano questa mia proposta, con le sue fragilita’ strutturali attuali, né delle buone intenzioni. Per tutto questo, se credete che ci sia qualcosa di valido in queste proposte, ho bisogno di voi, della vostra capacità di comprendere i fenomeni politici ed economici, della vostra esperienza, della vostra voglia di cambiare le cose che è nel vostro DNA, della scintilla che è in voi. Perché, tornando all’inizio di questo discorso, nella strada verso il mare di ogni corso d’acqua, per piccolo che sia, e’ importante capire qual’e’ la sua pura sorgente, da dove sgorghino le prime limpide acque, prima che esse diventino impetuose e inarrestabili. E la sorgente è stata Fulvio, siete voi.
Buon anno.
Ivan Dal Bò
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